Semrush era stato creato per risolvere e migliorare le campagne di marketing di un’azienda. Oggi è invece la piattaforma universale che raccoglie ed elabora una quantità pazzesca di dati ed è la base pe chi vuole fare SEO audit come professionista del settore.
Un settore, quest’ultimo, dove c’è tantissima concorrenza e che richiede oltre a conoscenze pratiche/teoriche anche uno strumento essenziale.
Mai come oggi, la concorrenza per occupare le prime posizioni della SERP di Google è elevatissima. E’ diventato indispensabile conoscere i propri competitor, saper individuare rapidamente le debolezze e le potenzialità di un sito web e quindi poter creare poi piani strategici e contenuti efficaci. Come più esperti affermano oggi i dati statistici di ciò che le persone cercano su Google, non sono solo numeri, ma informazioni da usare.
E oggi è necessario per un brand, un sito web, una testata e specialmente per un e-commerce saper stare nelle prime 10 posizioni della SERP di Google. Ma senza uno strumento dettagliato, ricco e semplice, la mission è impossible per chiunque. Si rischierebbe, parlando di marketing, di investire denaro in campagne pubblicitarie, senza successo.
Insomma uno spreco di tempo e denaro.
Quando è nato Semrush?
Ma, come detto, nel 2008, è stato creato Semrush, una piattaforma Saas.
Oggi più noto come un SEO tool che aiuta i professionisti a impostare una SEO audit vincente, a monitorare il mercato e a poter proporre contenuti e campagne efficaci.
Oggi quello che era un piccolo strumento per un’azienda è diventato una suite di web marketing completa e che vanta 3 milioni di utenti che la usano. Anche perché alle sole funzioni SEO sono state integrate quelle relative alle strategie di marketing, social media marketing, ricerca advertising, team management e tool editor.
Fra i numerosi strumenti SEO, Semrush rappresenta un vantaggio. Specialmente per le miriadi di funzioni che mette a disposizione.
Come immaginerete non è uno strumento gratuito, ma, per chi vuole acquistare la sola parte di SEO audit, il prezzo è accessibile, vista la completezza dell’analisi offerta.
Infatti in questa recensione vedremo tutti gli strumenti di navigazione, le funzioni primarie, quelle secondarie e tutto ciò che Semrush può offrirci.
Prima di leggere il breve manuale che verrà proposto, è necessario avere bene in testa cosa sia la SEO e su quali concetti di basi.
Semrush: quali sono le funzioni principali
Semrush propone ai professionisti una quantità esorbitante di funzioni. Le principali sono:
- Analisi delle parole chiave, domini, competitors e SERP di Google
- Screening a 360° delle campagne pubblicitarie su Google, con informazioni su annunci pubblicitari altrui, relative campagne di ricerca e display
- Analisi completa del costo delle parole chiave, controllare ads e landing page
- Avviare e risolvere problemi di back link
- Controllo, nei contenuti, di come si muovono i competitors e come raggiungerli
- Analisi dei post dei social, programmazione diretta e consigli per le campagne social
- Avere disposizione report statici in vari formati e poterli presentare per progetti o ai clienti
- Gestire team e assegnare ai propri collaboratori delle cose da fare direttamente dal software
- Trasformare la SERP del proprio browser in un mini data base seo
E infine ci sono, da scoprire, altri piccoli strumenti utili per i nostri scopi.
Semrush: creazione dell’account
Questa guida semplice e lineare è stata creata apposta per chi non voglia trovarsi subito allo sbando dopo essersi loggato. Quindi è utile seguirla passo dopo passo, per avere le idee chiare su come muoversi dentro Semrush.
La login dell’account è in alto a destra e basta cliccarci sopra per aprire la finestra con la richiesta di credenziali. Se è la prima volta che accedete al software, verrà richiesto di selezionare un tema di interesse.
Una selezione utile per concentrarci sulle parti di nostro interesse e non ritrovarci tantissimi tools in sovrabbondanza. Si può scegliere fra: SEO, Pubblicità, Social Media, Content Marketing, Ricerca sui competitor oppure proseguire e avere a disposizione tutta la gamma di toolkit. Questa può anche essere modificata più avanti.
Intanto avere già una possibilità di predefinire un’area di interesse (specie durante il lavoro) risulta essere un’opzione molto smart. Se un professionista deve avviare, per esempio, una campagna social, cliccando su Social media entrerà nel menù dove potrà subito analizzare, impostare, creare e programmare la propria campagna.
I progetti: come si creano, perché si creano e che strumenti forniscono
Analogamente a Seozoom, anche in Semrush conviene subito creare un progetto. Per dar vita a un nuovo progetto è semplicissimo: cerca nella colonna di sinistra i mie progetti e cliccaci, una volta entrato nella schermata si clicca in alto a destra su new project o nella scritta centrale che si apre nella sezione My Projects.
I progetti sono importanti, anzi fondamentali. Servono a monitorare l’andamento di un sito web, le keyword in discesa e in salita, la situazione dei backlink, l’andamento nella SERP di Google, i confronti con i nostri competitors e tanti altri dati (suddivisi per giorni, mesi e anni).
Fra gli strumenti di audit principali abbiamo: Site Audit, On Page Seo Checker, Backlink Audit e Organic Traffic Insights.
Fra gli strumenti di listening abbiamo invece Position Tracking e brand monitoring, utili per controllare il successo o meno del brand (se questo viene menzionato o taggato) e la posizione dei nostri articoli brandizzati rispetto ad alcune parole chiave prescelte.
Se qualche termine o funzione ti risulta insolito, nella guida che proponiamo, poi tutto sarà chiarito.
Interfaccia e navigazione
La struttura dell’interfaccia del programma è simile a tanti SEO tools: menù con gli strumenti a sinistra e in colonna, e nella parte destra i relativi risultati o dati o statistiche. Tutto visibile nell’immediato nella dashboard.
Il menù a tendina degli strumenti, ci consente di filtrare e scegliere subito quello più adatto alle nostre esigenze del momento.
Noi abbiamo scelto di sviluppare tutto l’elenco per potervi guidare, con estrema semplicità.
Attenzione in fase di analisi di un dominio o una parola chiave, sarà possibile sempre a sinistra attivare report e strumenti di ricerca.
Tooltips in Semrush
Davvero utile è la presenza dei tooltips presenti in Semrush. Basta cliccare sull’icona a forma di “i” per sapere come leggere un dato riportato e avere delle mini spiegazioni.
Un esempio, in fase di analisi di una parola chiave, cosa significa in termine tecnico la parola “posizione organica”. Chiaro che, per i meno esperti, anche questo è un modo per poter fare una SEO basilare.
Semrush: le funzioni primarie
E’ arrivato ora il momento di passare alle toolkits principali di Semrush.
Passeremo a vedere in rapidi e limpidi passaggi le funzioni principali: dominio e analisi, keyword research, content gap, backlink, reportistica e tante altre sezioni.
Analisi domini, analisi dei competitors e backlink
Nel caso in cui si venga affidato un progetto SEO per un sito web (già esistente), la prima cosa fondamentale è l’analisi del dominio. Immaginiamo che dobbiamo fare SEO audit per un famoso quotidiano o testata online.
Da qui ricaviamo infatti il posizionamento su Google, eventuali andamenti positivi o negativi nel tempo, le parole chiave posizionate sul motore di ricerca e dove va migliorato quel sito. In più sapremo subito all’istante come stanno andando le campagne a pagamento sulla rete, i display e i link (follow o no-follow) del nostro sito.
Insomma veniamo a conoscenza dello status di un sito web.
Le informazioni che ricaviamo, presenti nel database di Semrush, sono numerosissime.
Facendo un rapido scroll sulla barra del nostro computer vedremo tutta una panoramica pratica di quel sito web: diagrammi, istogrammi e analisi dettagliate.
Oltre a vedere le keyword di ricerca principali (per specifica nazione), avremo un quadro giù ben chiaro del nostro sito rispetto ai competitor organici. Quindi potremo individuare quali sono i siti in concorrenza con noi per il nostro settore di vendita o per la nostra produzione di contenuti sul web. Inoltre potremo monitorare e scoprire quali parole chiave hanno consentito a un nostro competitor di trovarsi più in alto su Google. L’analisi, insomma, ci dà una prima strategia di posizionamento da attuare.
Se c’è anche da fare un lavoro sul brand, in questa parte, possiamo vedere un confronto fra il traffico brand (quante persone cercano la nostra marca) e quello generico e se ci sono delle relazioni da migliorare.
Nel caso specifico (quello del giornale online), potremo sapere se gli utenti arrivano a noi digitando il nostro dominio su Google o se vi arrivano dai preferiti.
Inoltre viene offerta un’ampia panoramica sulle parole a pagamento principali e i competitor che puntano a quelle. Per chi volesse poi fare traffico a pagamento con campagna Adwords o Adsense, molto utili sono i dati sul CPC medio, ovvero il costo per click. E infine dati storici sugli annunci pubblicitari creati in passato dal dominio.
Rispetto ad altri programmi questa focalizzazione sull’advertising è una qualità imprescindibile proposta da Semrush.
Sempre in questa analisi iniziale, utilissimo è anche la sezione dedicata ai backlink del dominio: domini linkanti (che ci linkano), tipi di link (inutili o utili) e anchor text (parole con cui è costruito un link) usate.
Se ci basiamo sulla ricerca organica, avremo a disposizione l’andamento naturale (no link dai social o referral link) del sito web, delle sue parole chiave posizionate e dei grafici con variazioni di posizione delle stesse.
La funzionalità SERP
Nella sezione dell’analisi del dominio si rileva particolare e imprescindibile la funzionalità SERP. Cos’è? Si tratta di venire a sapere il dominio in oggetto quante funzionalità SERP produce. In poche parole, se per determinate parole chiave Google propone (per il dominio in analisi) video, risposte automatiche, pannelli informativi, pagine social.
Come si può ben capire un dominio (per esempio il sito del Corriere della Sera) che attiva in prima pagina Google queste funzionalità ha un alto valore. In questo caso, però, è necessario sapere anche controllare il traffico sui social.
Analisi dei content gap
Il content gap è quella specifica parte della SEO audit, dove si procede al confronto per url, parole chiave posizionate e dominio con i nostri competitor o il nostro competitor.
E’ la parte dove si crea un piano per raggiungere siti più forti di noi, sviluppando contenuti simili ai loro.
Semrush ci consente un confronto delle parole chiave e dei backlink.
La funzione di gap di keyword, selezionabile da Analisi Gap, ci consente di vedere per quali parole chiave sono posizionati i domini altrui e quali sono quelle in comune. Quindi, di conseguenza, quali mancano a noi. Il confronto non è fra soli due domini, ma più domini.
Scorrendo verso il basso, avremo i volumi di ricerca delle parole chiave, le keyword in comune e i livelli di concorrenza.
Keyword research e gli strumenti di Semrush
La keyword research è quel procedimento per cui si cercano nuove parole chiave in base al settore di corrispondenza del dominio e all’argomento che vogliamo editare.
Immaginiamo di fare una SEO audit per il sito Domoticafull. In questo website si vendono elettrodomestici, , varie illuminazioni, ma anche prodotti elettrici.
La Domoticafull vuole inserirsi nel traffico organico degli skateboard elettrici, fra cui oggi abbiamo parecchi modelli, fra cui i famosi hoverboards.
La prima cosa da fare è vedere le parola chiave “skateboard elettrico” quanti volumi di ricerca ha sul web. Quindi quante volte viene cercata su Google. Il risultato dice: 12.000 ricerche. E’ un dato ottimo da cui partire.
Semrush appena lanciamo la ricerca ci fornisce una panoramica su quella parola chiave; come questa parola appaia in frasi di ricerca; le parole chiave correlate a questa, ovvero quelle collegate alla parola skateboard elettrico.
Viene anche messa in evidenza la ricerca organica sulla SERP di Google: articoli, siti, annunci, foto e altri media.
La funzione SERP in Keyword research di Semrush
Interessante e differente da altri strumenti SEO è la sezione che riproduce la SERP per la parola chiave. Quindi anziché dover aprire mille finestre su Google per approfondire l’analisi, ne abbiamo già una panoramica cache nel programma. Se dovete estrarre dati importanti, ricordatevi che questa SERP non è sempre identica a quella aggiornata del web.
Il Keyword magic tool
Semrush nella sezione così nominata propone tutte la parole chiave correlate e i sinonimi per la parola di ricerca su cui ci siamo concentrati. Le corrispondenze sono basate su cosa cercano gli utenti rispetto a quella data parola o parole.
Molto utile questa funzione anche per la SEO copying, poiché spesso negli H2 o H3 usare più parole di ricerca comporta un ottimo piazzamento sulla SERP.
Il Keyword magic tool ci offe:
- Corrispondenze generiche: ricerche con parole simili a quella principale
- Corrispondenze a frase: ricerche dove compare la parola chiave e le altre parole chiave che vengono associate dagli utenti
- Corrispondenza esatta: ricerche dove compare la sola parola chiave analizzata
Anche Semrush, come Seozoom, cataloga la parola chiave per difficoltà: se è possibile o meno per quella parola chiave piazzarsi ancora. In più ci sono moltissime altre informazioni valide per costruire contenuti.
Fra i filtri, presenti a sinistra, interessante è quello che consente di filtrare le parole per gruppi comuni. Quindi capire su quel determinato tema che ricerche si fanno.
Un esempio, collegato alla nostra query, è per la parola skateboard elettrico se ci sono associati i prezzi, i modelli, le marche, siti di vendita o negozi.
La tab related identifica, poi, le parole chiave trovate dallo stesso Semrush.
Come in altri tool, anche in Semrush, è possibile estrarre liste di parole chiave, portarle in formati CSV e importarle su Google Editor (strumento per creare offline campagna ADS) o creare delle liste per altri strumenti su cui lavorarci.
Potete vedere che il programma sulla keyword research offre dei tool vari e molto utili.
Keyword difficulty finder
Poco fa abbiamo detto che la difficoltà di una parola chiave è un dato centrale. Bene in questa sezione, detta Keyword difficulty finder, troviamo la possibilità di sapere il grado di difficoltà per una o più parole chiave, anche inseribili in blocco.
Utile per analizzare parole estratte da altri tool o ricercate individualmente.
ADS e campagne pubblicitarie: gli strumenti dell’advertising di Semrush
Mentre molti programmi o tool di SEO si fermano alle analisi specifiche di dominio, parole chiave e backlink, Semrush invece comprende anche strumenti per campagne marketing e social .
Ci sono tool che analizzano ads e campagne pubblicitarie, utili per capire cosa sta funzionando nell’operato di un sito web (che faccia marketing) e cosa non va. E poi come sempre partendo dai dati, si creano i presupposti per idee e strategie nuove.
Se scopriamo parole chiavi, frasi e headline che convertono (quindi portano traffico), queste vanno monitorate e ottimizzate, perché hanno valore.
Cronologia annunci
In questo caso vediamo per una parola chiave, quali annunci risultano esserci sulla SERP.
Panoramica
In questa abbiamo una visione simile a quella della ricerca organica della SERP, ma questa volta la parole chiave sono state pagate.
Prendiamo e inseriamo nella nostra consueta barra di ricerca di Semrush: Amazon.
Vediamo quel dominio su quali parole chiave investe, in più abbiamo il volume, il CPC, l’url, l’ammontare del traffico e il costo di investimento. Inoltre vediamo se sono state create parole chiave nuove, quali quelle rimosse e i cambiamenti che ci sono stati.
Se ci riferiamo a un competitor meno noto, possiamo spiare quali parole chiave convertono e quali quelle invece da lasciar perdere.
Utile anche cliccare sugli annunci proposti e vedere quali parole chiave le hanno fatti comparire.
Se nell’ambito della SEO audit entravamo in un account Google Analytics, in questo caso entriamo in un account Google Ads.
PPC Keyword Tool
E’ lo strumento per ottimizzare e creare campagne ads. Qui importiamo le keyword buone ricavate da altre sezioni (keyword research per esempio); possiamo creare gruppi di annunci e portare tutto il materiale su Google Editor.
Diciamo che per creare campagne ads facciamo meno fatica di prima, ecco!
Display advertising
Quando andiamo su un sito web, spesso troviamo banner pubblicitari o pubblicità. Queste sono le campagne display.
Mentre le campagne di ricerca si basano solo sulle parole chiave che gli utenti digitano, in questo caso i dati su cui basare l’analisi comprendono anche interessi e altre informazioni che arrivano da Google.
In questa parte di Semrush, si possono ottenere tutti i movimenti display di un dominio.
Poi c’è la possibilità di vedere quali banner e ads (annunci) vengono utilizzati. Quindi con quali grafiche vengono composti, quali messaggi pubblicitari e quali landing page. Anche in questo caso i dati sui competitor sono ottimi.
Ricerca PLA (Shopping)
Se abbiamo bisogno su dati per le campagne shopping, c’è la sezione denominata “Ricerca PLA”. Le PLA sono l’acronimo di product listing ads. C’è una vasta gamma di informazioni e grafici, gli andamenti, i volumi e anche qui possiamo vedere le ads utilizzate, oltre alla keyword collegate e ai prodotti a cui si riferiscono.
Il livello di precisione e i dettagli offerti in questo quadro sono stupefacenti.
Ad Builder su Semrush
Oltre ad analizzare le situazioni di campagne pubblicitarie, la parte editor di Semrush ci aiuta a costruirle. Siamo nella sezione Ad builder. Quella che ci fa creare ed esportare annunci pubblicitari dalla suite.
L’utilità in questo caso è che si può partire dalla struttura dei nostri competitor e tentare di replicarla.
Il programma è in gradi di fornirci un comodo pannello di creazione e accanto ci propone anche le varie idee a lato basate sul nostro dominio. In poche parole una specie di brain storming automatico e non fatto da noi.
CPC Map
La CPC Map è un altro tool di originale creazione. Semrush offre la possibilità di vedere per nazione e per specifiche regioni cosa cercano le persone, con relativi costi, suggerimenti e aziende presso cui si rivolgono. C’è proprio una mappatura, per esempio, dell’Italia con le ricerche per quel prodotto o per altri con maggiore o minore tendenza. Da qui si può capire quali servizi per regione tendono a essere ricercati e graditi.
Per il settore “assicurazioni” in Italia abbiamo l’elenco delle keyword più costose e di quelle più popolari.
Purtroppo, per chi volesse fare campagne provinciali o cittadine, ancora Semrush non è a quel livello.
Contenuti SEO: cosa propone Semrush
Dopo aver raccolto tutto il materiale di analisi su parole chiave, domini, volumi di ricerca, tendenze, Semrush ci aiuta anche nel creare contenuti ottimizzati o che possono raggiungere un buon grado di ottimizzazione.
Infatti se le analisi hanno individuato delle opportunità da cogliere e delle keywords per cui è possibile posizionarci, grazie a tool dedicati a questo.
Content Analyzer
Il tool del content analyzer è eccezionale e proficuo perché individua in un determinato contenuto già online, cosa è possibile migliorare.
Nella sezione progetti, scegliamo il dominio e poi quali cartelle scansionare. Così si può filtrare per cartelle, categorie e altre mappature del nostro sito web.
Finita la scansione, avremo delle pagine scansionate e delle informazioni su usi migliorativi o meno di H1, H2, H3 e altro ancora.
Se clicchiamo su risultati, si apre una sezione che contiene tutto l’articolo e qui potremo annotarci modifiche o miglioramenti da fare.
Questo tool ci consente di poter evitare costi di editing di pezzi già online e velocizzare parte del lavoro sui contenuti.
Vediamo ora la parte di content editor per la creazione di nuovi contenuti.
Topic Research
In Topic Research troviamo per la nostra keyword di interesse gli articoli posizionati, poi le headline, le domande che gli utenti pongono a Google e le informazioni da cui partire.
Le headline proposte si basano sul valore dei backlink e quindi sono molto affidabili e autorevoli.
C’è poi la parte del Topic collegato ai trend . Utile per avviare le corrette condivisioni social ed eventuali campagne social.
Gli argomenti possono esser classificati in base ai trend o in base ai topi principali.
Così possiamo visualizzare le headline di riferimento e sviluppare un piano dei contenuti associandovi le correlate di Google.
In base al settore di riferimento, abbiamo una quantità maggiore o minore di risultati.
Seo Content Template
Questo strumento analizza i primi 10 contenuti posizionati in SERP per una precisa parola chiave e ci fornisce suggerimenti per migliorare rispetto ai nostri competitor.
Il programma fornisce le parole da cui partire, i backlink da ottenere, la leggibilità e la lunghezza consigliata per un determinato testo.
Un tool che ci fornisce una base ottima da cui partire.
Seo Writing Assistant
Il seo Writing Assistant in pratica è un tool che simula la pagina di WordPress, ma che fornisce in fase di scrittura indicazioni e resoconti in tempo reale.
Inoltre l’estensione su Google Docs consente di poter scrivere su un documenti Google salvabile e riutilizzabile.
La parte del copyings SEO è davvero buona, compresi i suggerimenti e se si adottano le giuste ricerche si possono ottenere ottimi risultati.
E passiamo ora agli strumenti di analisi e ricerca dei backlink.
Cosa sono i backlink?
I backlink sono una delle tante strategie per far conoscere il nostro sito web. Consiste nel ricevere dei link da siti che per Google sono affidabili e di valore. Quindi, ne consegue che, anche il nostro contenuto sarà valorizzato.
Semrush consente a chi sceglie questo programma di poter visualizzare la qualità dei backlink ricevuti dal sito e soprattutto di poter impostare campagne di link building.
La sezione backlink è suddivisa in 4 sottocategorie:
- Analisi backlink
- Backlink audit
- Link Building Tool
- Analisi in blocco
Analisi backlink
Questa è l’analisi iniziale del profilo di backlink del sito web. Qui sono presentati il numero di backlink, i domini cui fanno riferimento e la nostra authority score. Simile in questo al concetto di Seozoom authority: quanto siamo autorevoli agli occhi di Google.
In più oltre a queste informazioni iniziali, ci viene detto quali paesi di riferimento ci linkano, qual è la percentuale di link follow e nofollow.
Backlink audit
La seconda parte della sezione link building si occupa di darci un quadro generale dello stato di backlink del nostro sito.
Questa volta vediamo i domini che ci linkano, la loro authority e specialmente avremo uno schema chiaro che ci consenta di toglierci i link dannosi (quelli di siti spam, per esempio). Inoltre è possibile trasporre i dati in uno file da inserire nella Google Search Console.
Link building tool
Qui, invece, entriamo nel vivo della strategie per i nuovi backlink. Per cui ci vengono indicati i potenziali candidati e la loro autorità su Google e la tipologia di link che possiamo ottenere. Oltre che cercare i nuovi link, da qui è possibile anche determinare la strategia di link per un dominio X. Così avremo già un catalogo e la possibilità di utilizzarli poi o sul sito web o nelle mail. Queste ultime possono essere anche preparate e inviate da Semrush, grazie al web che ormai è una banca dati di mail pubbliche.
Ma la link building non è solo eliminare o creare link. Questo è un campo della SEO dove occorre conoscenze. Conviene sempre affidarsi a persone di questo settore, anche per non far danni. Non scopriamo certo oggi che i link sul sito web possono aver l’effetto di portarlo a un upgrade positivo o viceversa negativo.
Brand monitoring
Come dice il nome stesso, questa parte di Semrush è prettamente dedicato al nostro brand. In questo ci sono somiglianze con la parte SEO dedicata alle parole chiavi branded. Infatti qui possiamo vedere le parole chiave piazzate per il brand o menzionate da altri e usarle poi per creare link efficaci.
Un esempio è il caso di una menzione del nostro brand senza inserire un link di rimando. Da queste cose anche si determinano strategie.
Strumenti di pubblicazione e diffusione dei contenuti: i social
Semrush comprende fra le mille e più funzioni anche quelle collegate alle campagne social marketing o social.
Sono due le sezioni a disposizione: poster e tracker.
Il primo ci aiuta a connetterci con le nostre pagine dei social network. In più all’interno è presente il tipico calendario (stile Facebook o Google Calendar) che ci consente le programmazioni dei post.
Qui si potranno utilizzare queue, le pubblicazioni regolari e le opzioni classiche dei social.
Anche in questo caso, come per la parte sulle campagne ads, l’aiuto fornito velocizza e rende più Così
Social media tracker
Il secondo è molto più informativo del primo. Abbiamo l’andamento dei nostri social, informazioni e statistiche utili e generiche sull’engagement dei post, i cambiamenti di audience e altri dati.
Strumenti di gestione del team
Semrush oltre che gruppo i tool per la SEO audit, per i contenuti, per il brand, per le campagne pubblicitarie, per i link e per i social, si può utilizzare anche come programma gestionale per un team.
Cosa vuol dire? Vuol dire che in un progetto è possibile creare piani di marketing e gestire le task, nonché assegnare dei compiti da una to-do-list ai collaboratori.
Così si ha risparmio di denaro (per i costi elevati di alcuni gestionali) e si guarda con particolare interesse a fornire strumentazioni adatte al business e alle imprese.
Strumenti di reportistica
In questo percorso complessivo di presentazione di Semrush non manca certo la sezione dedicata alla reportistica.
Si possono estrarre dati, creare file PDF, fare dei report su Organic Search o su Advertising search.
Oppure si possono creare dei report personalizzati, automatizzarli e poterli ricevere con cadenza regolare.
Strumenti grafici
In questo caso ci riferiamo a grafici cartesiani che ci danno un’idea, nel tempo, dell’andamento di un sito web messo a progetto. E’ la parte grafica i quelli che prima abbiamo definito content gap.
Per chi è stato ingaggiato per una SEO audit è infatti importante dimostrare quanto ciò che si sta facendo, contribuisca al miglioramento del sito web .
Funzionalità secondarie: SEOQuake
Fra gli strumenti secondari utili, ma non presi in considerazione qui, abbiamo il listening Management, lead generation tools e tanti altri.
Il più interessante è certamente SEOQuake. Si tratta di un’estensione collegata a Chrome.
SEOQuake per Chrome
Cosa fa questa estensione? Ci consente di introdurre nel nostro Chrome molteplici tools e strumenti SEO. Qual è l’utilità?
In fase di ricerche su Chrome possiamo vedere l’età di un dominio, il ranking, la sua situazione advertising e altri dati, senza nemmeno aprire Semrush. I dati appaiono sulla nostra SERP.
Per azionarlo basta cliccare sull’estensione dall’interno di una pagina!
E non solo, ma sarà possibile lanciare da qua delle immediate SEO audit. Ci evitiamo quindi tutto quella pratica di googlare in incognito una parola chiave o un sito web e far mille ricerche per comprendere come sta lavorando.
Ovviamente occorrerebbe una spiegazione più ampia di questa estensione, ma non è questa la sede. Però è confermato che le informazioni fornite e l’uso che se ne può fare è eccezionale.
Semrush Academy e Certificazioni
Al pari di altri programmi di SEO audit, anche Semrush offre corsi e academy per migliorare nelle conoscenze della SEO. Per cui è prevista una scuola di formazione online, con relative certificazioni, che hanno (fra l’altro) anche un’ottima valenza nel curriculum di presentazione.
Nella piattaforma, una volta acquistato il pacchetto, ci sono i corsi disponibili e vari video tutorial sull’uso dei tools.
I corsi sono strutturati in modo semplice e la divisione per moduli consente di mettersi subito in azione sul programma una volta acquisite la giusta parte teorica.
Il supporto o assistenza di Semrush
Buona ed efficiente anche l’assistenza dello staff. Il livello di supporto è di qualità alta. I tempi di risposta brevi e vari canali di assistenza: mail,, livechat e numero verde.
Ancor prima c’è comunque una sezione di assistenza web fatta di FAQ e ricca di guide e articolo approfonditi.
I piani e i prezzi di Semrush
Come già detto inizialmente anche Semrush non è gratuito. Piuttosto presenta dei pacchetti con costi differenti e quantità di dati offerti maggiore o minore.
Il primo piano, il PRO, costa 99$ e già contiene in sé una serie di informazioni, analisi e tools più che sufficienti per una buona seo. Un pacchetto che può interessare piccole e medie imprese e liberi professionisti che devono gestire il proprio sito o creare articoli e campagne per altri.
Senza andare a vedere le opzioni in più che offrono i pacchetti Guru, Business ed Enterprise, possiamo già pensare che, con la mole di informazioni e di strumenti analitici, il primo pacchetto è più che sufficiente.
In fase di acquisto ricordatevi che per il proprio account si possono acquistare singolarmente più operazioni. Questo per non ritrovarsi nel classico caso di doversi adeguare a ciò che l’offerta del pacchetto propone.
Conclusione
Come vi abbiamo anticipato questa era una guida base. Diciamo una scansione a 360° delle potenzialità di Semrush.
Si tratta per la molteplicità delle funzioni offerte di una suite fra le migliori sul mercato. Con un data base immenso.
Certo, inutile negarlo, l’esperienza diretta e l’applicazione di ciò che s’è visto è centrale per capire, se vale la pena investire tempo e denaro.
Proprio perché un minimo di tempo è necessario per scoprire Semrush, è disponibile un account gratuito per 7 giorni a chiunque si iscrive a questo link.
Non resta quindi sperare che posiate ritenere tutto questa nostra spiegazione utile e augurarvi buon lavoro.